Balotelli contro le critiche: "Coscienza pulita, ho dato tutto"
Tutti contro Mario. Se l'alibi dell'arbitro regge fino a un certo punto, la caccia a Balotelli è diventato lo sport nazionale dopo l'eliminazione, sacrosanta, dal Mondiale brasiliano. La squadra non segna, non ha gioco, è colpa di Balotelli. Lui non ci sta, affida a Instagram il suo sfogo:
"Ci tenevo fortemente a questo Mondiale e sono triste, arrabbiato, deluso con me stesso. Io ho la coscienza a posto, ho dato tutto e a livello caratteriale non ho sbagliato niente. Cercate un'altra scusa": è il messaggio di Mario Balotelli affidato ad un social network, all'indomani del flop dell'Italia al Mondiale. Sono Mario Balotelli. Ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano. L'ho voluto fortemente perché sono nato in Italia. Gli africani non scaricherebbero mai un loro fratello. Vergogna non è chi sbaglia un gol, vergognose sono queste cose".
Balotelli non ha brillato, è indubbio, ma chi lo ha fatto. Dalle scelte cervellotiche di Prandelli agli errori dei singoli. Dalle espulsioni all'incapacità di creare una manovra offensiva degna di questo nome. Se non si tira, non si vince. Balotelli ha calciato poco in questo Mondiale, anche perché di palloni ne ha visti pochi. Inutile prendersela con lui, a prescindere da eventuali sceneggiate nello spogliatoio.
Le parole di Buffon, le parole di De Rossi, persino quelle di Camoranesi, vanno tutte contro Mario. Le responsabilità vanno prese soprattutto dalla vecchia guardia, che invece decidere di ostentare una coscienza pulita. Buffon non vince una partita in un Mondiale da otto anni, gli unici tre punti sono stati fatti con Sirigu tra i pali. Un capitano che aggredisce verbalmente gli altri a fine gara non è un buon esempio. Sicuramente, avrà parlato il nervosismo.
Cosa ne sarà di Balotelli? Rischia di pagare veramente per tutti. Ingiustamente. Perché se l'Italia è uscita al girone, la colpa non è solamente sua.