Top 10: quei calciatori che non hanno saltato la scuola

Per alcuni, il tipico calciatore professionista è uno stupido e non riesce a parlare, esprimendosi come Franck Ribéry, Geoffreu Jourdren e Wayne Rooney. Di contro, però, esistono anche delle eccezioni. Matematici e avvocati. Campioni di lettere e numeri.

Nigel De Jong

Nell'immaginario comune, gli olandesi hanno un lato violento nel gioco. Scontri, contrasti duri. De Jong, però, può vantare anche una laurea in economia: "Mia madre mi ha sempre detto che c'erano due cose importanti nella vita: la famiglia e l'educazione. Anche quando ero un bambino, ero incuriosito dall'aspetto finanziario della vita, e quando sono diventato un calciatore dell'Ajax ho sempre saputo che avevo bisogno di qualcos'altro. Ci sono esempi di giocatori che vanno in bancarotta e non riescono più a riprenderesi. [...] La cosa più importante per me è stata finire i miei studi prima di vedere quello che il calcio potesse offrirmi", ha detto al Guardian nel 2009. De Jong, inoltre, ha avviato una società di autoriparazione.

Clarke Carlisle

E' uno degli sconosciuti al grande calcio, visto che gioca nella quarta divisione inglese. E' un difensore robusto, ha costruito una carriera discreta nei primi anni del 2000, indossando le maglie di Blackpool, Qpr, Leeds, Watford e Burnley. Fuori dal campo, però, ha lasciato il segno. Nel 2002 è stato incoronato il giocatore più intelligente di tutta la Gran Bretagna, durante una partita organizzata dalla Bbc. E' chiaramente a suo agio in uno studio televisivo, partecipa anche a Question Time, trasmissione durante la quale la gente comune pone dei quesiti a persone famose. Ha anche presentato un documentario sul razzismo nel calcio. Una sorta di Lilian Thuram in piccolo. Occhiali, cultura e tanto altro.

Juan Mata

Non contento di essere tra i giocatori più forti al mondo, con una visione di gioco favolosa e una tecnica impeccabile, Juan Mata ha un cervello da fare invidia a molti. Ha studiato giornalismo all'Università di Madrid, conosce l'inglese (appreso dopo il primo anno di Chelsea, a Londra), ha due diplomi ottenuti per corrispondenza - educazione fisica e marketing. Gli piace anche leggere, come ha spiegato alla rivista So Foot: "Mi piace la strana atmosfera di Murakami per esempio, o quella di Jd Salinger, anche se ultimamente sono più concentrato su autori classici come Paul Auster e Jorge Luis Borges. In realtà, ho amici che mi consigliano e hanno buon gusto".

Jean-Alain Boumsong

Anche se si è un po' perso per strada, Boumsong gioca ancora a discreti livelli. Arrivato in Francia a 14 anni, nel 1996 entra a far parte del centro di formazione HAC. Studia matematica e ottiene un grado, il Deug, che però non esiste più: "E' stato difficile perché era un'organizzazione sacra" ha detto nel 2008 a Lyonmag. Dopo due anni di college si è laureato e nel 1998 ha firmato il suo primo contratto da professionista. "Niente poteva fermarmi, volevo la laurea. Primo, perché il mondo del calcio è incerto". Gli piace leggere biografie di personaggi storici. Il suo preferito? Napoleone.

Adrian Mutu

Gli piace far festa, è un donnaiolo, beve (è stato escluso dalla Nazionale rumena dopo essere stato beccato al bar mentre i suoi compagni erano in campo contro il San Marino) e ha avuto precedenti con la cocaina. Eppure, si è laureato in giurisprudenza e spesso lo vedi sfogliare un libro - per esempio di Eminescu o Dostoevskij. La sua famiglia ha avuto un ruolo importante. Suo padre, un matematico, lo costringeva a risolvere dei problemi prima di farlo uscire a giocare. All'esame finale della scuola superiore ha ottenuto un ottimo 91%. Il crimine paga...

Glen Johnson

E' attualmente al secondo anno di matematica. Al Sun ha detto di amare "le equazioni e i problemi. Ad esempio, determinare la quantità di carburante di cui un aereo ha bisogno. A scuola ero bravo in matematica, ma pensavo sempre al calcio. I miei insegnanti dicevano che non avrei raccolto niente col pallone, così ho accettato la sfida. Adesso voglio laurearmi per dimostrare che si può avere successo se lo si vuole davvero". Una bella lezione. Anche se il Liverpool va così così.

Xavier Chen

Il suo nome, degno dei Castolo, Ximenez o Huylens, probabilmente non dice nulla a nessuno. A meno che non seguiate la Jupiler League. Belga, con origini di Taiwan, non sembrava essere destinato a una carriera nel calcio: "Mi è sempre piaciuto, ma vengo da una famiglia in cui il calcio non è mai stata una passione. I miei genitori mi hanno sempre messo in testa di ricevere un'istruzione e di trovare un lavoro normale" ha dichiarato al quotidiano La Dernière Heure. Il compagno di squadra Muslimovic ha ottenuto una laurea in legge e un master per notai. Non è diventato un insegnante, per il dispiacere dei suoi genitori.

Seyi Olofinjana

Ha un master in Ingegneria chimica. A 28 anni ha ottenuto un diploma in ingegneria sottomarina, riguardante l'estrazione petrolifera offshore. "Forse se fossi nato in Inghilterra non avrei studiato tanto. La vita non è facile, anche se ho potuto giocare calcio. Perché il calcio non è eterno. A 35 anni sarò già in pensione e voglio qualcosa che mi permetta di iniziare un'altra carriera" ha spiegato al Daily Mail il giocatore nato a Lagos.

Esteban Granero

E' lui a consigliare libri a Mata. Il Pirata invade Twitter con le citazioni di Bukowski, Maupassant, Murakami, Kafka. Quest'ultimo è uno di quegli autori che "difficilmente si limita a essere letto. La stessa cosa vale per Carver: le sue storie sembrano normali, quasi banali, ma in realtà non è così. Bukowski invece è il contrario. E' il realismo hardcore". Granero ha seguito un master di psicologia.

Guglielmo Stendardo

Nel 2008 si è laureato in legge. Nel 2010 ha ottenuto la magistrale, con 108 su 110. La sua tesi, come titolo, aveva "La responsabilità dello sport e il doping". Ha dovuto dare forfait a una partita di Coppa Italia per la parte scritta dell'esame di avvocato. Primo passo per una nuova carriera. "Spero di essere un esempio per i giovani. Quando si gioca a calcio e si è atleti, infatti, si possono anche ottenere ottimi risultati negli studi".