Tutti contro Balotelli, Galliani lo difende: "Resta al Milan"
Il Paese, lo spogliatoio, Prandelli, Buffon. Tutti contro di lui. Tutti contro Balotelli. Come se il problema dell'eliminazione dal Mondiale sia tutta di Super Mario. Galliani, dirigente del Milan, non ci sta. Lui, Balotelli, lo difende. Certo, negli interessi della società. Ma quello che dice Galliani è pienamente condivisibile: "Balotelli è stato l'unico attaccante della Nazionale a segnare in Brasile. L'unico a creare i presupposti per fare altri gol. Gli altri non si sono visti. Anche se non parlerò degli altri, visto che non sono giocatori del Milan". Poi, via. Evitando altre domande da parte dei giornalisti, domande innescate dalle parole forti rilasciate nell'immediato post gara, a caldo, da Buffon e De Rossi. Due colonne portanti degli spogliatoi della Juventus e della Roma, certo, ma soprattutto della Nazionale.
Prandelli aveva puntato su Balotelli, purtroppo è andata male. Ma come lui, non si è acceso nessuno in Brasile. L'unica nota lieta rischia di essere Verratti, Sirigu a parte. Pirlo ha lasciato, ma è pronto a rientrare in caso di necessità. Nonostante l'età. E al posto di Balotelli? Potrebbe arrivare Allegri. Non una buona notizia per Balotelli, ai ferri corti con l'ex tecnico del Milan, con cui spesso ha fatto panchina, anche in Champions League (contro il Barcellona, per esempio).
Tempi duri per Mario. Galliani lo coccola. Basterà per rilanciare la sua carriera?