Mercato, le peggiori 10 scelte di carriera
Difficil estilare una classifica di giocatori bravi che, nel corso della loro carriera, hanno preso scelte sbagliate al momento di cambiare squadra. Pensiamo, per stare in Italia, ai trasferimenti di Immobile e Cerci: fenomeni nel Torino, capaci di trascinarlo in Europa League e di conquistarsi la convocazione di Prandelli prima e di Conte dopo, per diventare poi oggetti misteriosi al Borussia Dortmund e all'Atletico Madrid (e poi al Milan, nel caso di Cerci). Nelle scorse settimane abbiamo parlato dei migliori giocatori italiani con più di 30 anni. Ora tocca ai 10 flop di mercato, con giocatori non in grado di essere all'altezza delle attese di tifosi e società .
1 - KAKA' (dal Milan al Real Madrid)
Capace di vincere tutto con il Milan, fino al Pallone d'Oro. Per poi essere strapagato dal Real Madrid e accomodarsi in panchina. Ottantacinque presenze in quattro anni con i blancos, ventiré i gol. Troppo poco per chi è stato pagato quasi 70 milioni di euro (il cartellino, ingaggio pari a 9 milioni di euro). Poi il ritorno al Milan e il trasferimento nella MLS americana. In quattro anni di Real Madrid ha vinto "solo" una Coppa del Re, una Liga, una Supercoppa.
2 - RADAMEL FALCAO (dall'Atletico Madrid al Monaco e poi al Manchester United)
Promessa al River Plate, esploso nel Porto, idolo nell'Atletico Madrid, ridimensionato al Monaco, flop al Manchester United. La storia di Radamel Falcao è una parabola discendente, almeno sino ad oggi. Mourinho lo ha voluto al Chelsea per provare a rilanciarlo, dopo aver fallito con Shevchenko e Fernando Torres, in passato. Il Monaco lo ha pagato 60 milioni circa, per provare a vincere la Liga. Lui si è infortunato, saltando anche il Mondiale. Per debiti, i monegaschi lo hanno girato in prestito al Manchester United. Non apprezzato da van Gaal, il colombiano è tornato alla base.
3 - GAIZKA MENDIETA (dal Valencia alla Lazio)
Dopo essersi messo in mostra con il Valencia, la Lazio post scudetto decide di puntare su di lui: circa 43 milioni di euro sborsati dai biancocelesti, venti presenze e zero gol. Girato in prestito al Barcellona, è stato poi ceduto al Middlesbrough. Con la Lazio, non ha vinto niente.
4 - THIERRY HENRY (dal Monaco alla Juventus)
Pagato circa 11,5 milioni di euro, versati al Monaco. La Juventus, orfana dell'infortunato Del Piero, investe sul giocatore che, in quel momento, diventa il francese più pagato della storia del calcio. Lippi viene esonerato, al suo posto la Juventus sceglie Ancelotti, che utilizza Henry come esterno di centrocampo. I due non si capiscono, Henry litiga anche con Moggi e viene ceduto all'Arsenal per 10 milioni di sterline.
5 - ANTONIO CASSANO (dalla Roma al Real Madrid)
Antonio Cassano è stato uno dei talenti più puri del calcio italiano, negli ultimi 20 anni. Le "cassanate" lo hanno portato lontano dai vertici del calcio, toccati per esempio nel gennaio 2006. La Roma lo cede al Real Madrid per appena 5 milioni di euro. Sostanzialmente, perché il suo contratto era sarebbe scaduto a giugno 2006. Fu un flop incredibile: insultato per i suoi chili di troppo, venne ripreso anche a pardoiare Fabio Capello, arrivato al Real Madrid in estate. Effettivamente, con il suo ex allenatore alla Roma, riusciì a riprendersi e a ritrovre il campo, conquistando il ritorno in Nazionale. Altri screzi con Capello, però, lo portarono alla Sampdoria (prestito gratuito con riscatto fissato a 5,5 milioni di euro).
6 - LUTHER BLISSETT (dal Watford al Milan)
Si parla del pioniere dei bidoni in Italia. Luther Blissett, attaccante giamaicano, venne prelevato a peso d'oro nel 1983 dal Watford. Il Milan decise di puntare forte sul capocannoniere della Premier League, ma in rossonero il giocatore riusciì a segnare appena 5 reti in 30 gare. Dopo una stagione, il ritorno al Watford.
7 - ANDRIY SHEVCHENKO (dal Milan al Chelsea)
Icona del Milan, di cui divenne anche capitano. Gol (173), trofei alzati, in rossonero ha sempre vinto. Nel maggio 2006, il Chelsea decide di acquistarlo per circa 66 milioni di euro. In due anni di Premier League, 47 presenze e 9 reti. Nulla, per uno dei calciatori più forti di sempre ammirati nella nostra Serie A.
8 - DIEGO (dal Werder Brema alla Juventus)
La Juventus, dopo Calciopoli, è in fase di ricostruzione. Decide di spendere 50 milioni per due giocatori: Felipe Melo (23) e Diego (27). Il trequartista piace a mezza Europa, ma i bianconeri riscono a spuntarla. Dopo un inizio col botto, Diego sparisce nell'anonimato. Andrà via dopo un anno: prima al Wolfsburg e poi all'Atletico Madrid. Oggi, gioca nel Fenerbahce.
9 - TIAGO (dall'Olympique Lione alla Juventus)
Un punto fermo dell'Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone, capace di vincere la Liga davanti a Real Madrid e Barcellona, sfiorando addirittura la vittoria della Champions League. Tiago, centrocampista portoghese, ha sorpreso tantissimi tifosi juventini: nel 2007, i bianconeri lo acquistano dall'Olympique Lione per 14 milioni. Contratto di cinque anni. Resterà tre anni, con una quarantina di presenze e zero gol. Risorgerà proprio all'Ateltico Madrid, che lo preleva prima in prestito gratuito e poi a costo zero.
10 - RICARDO QUARESMA (dal Porto all'Inter)
Diciannove milioni di euro versati nelle casse del Porto. Mourinho crede ciecamente nel connazionale e convince la dirigenza dell'Inter ad acquistare Quaresma: un gol in 24 presenze. Un vero e proprio flop, che però non impedisce alla squadra di vincere tutto. L'anno del triplete, nonostante Quaresma. Venne ceduto al Besiktas per circa 7 milioni di euro. Oggi gioca di nuovo nel Porto.