Roma-Juventus, perché i giallorossi non vincono più?
"Quest'anno sarà diverso". Il pensiero di ogni tifoso della Roma, a inizio stagione, era essenzialmente questo. Via Conte, la Juventus faceva meno paura. Lo stesso arrivo di Allegri aveva spento l'entusiasmo del tifo bianconero. Il tecnico, col Milan, era riuscito a far perdere uno Scudetto (l'unico, per adesso) a Zlatan Ibrahimovic. Dati alla mano, però, le previsioni dei tifosi della Roma e della Juventus si sono rivelate affrettate. E quindi errate.
La Juventus, dopo 24 giornate di Serie A, ha la miglior difesa (13) e il miglior attacco (51). Molti più gol segnati rispetto alla Roma (37, peggior attacco delle prime quattro, appena cinque reti in più del Cagliari, terzultimo), che comunque riesce a restare seconda grazie a una buona difesa (18), che nelle ultime uscite però ha concesso troppo. Si è così rifatto sotto il Napoli, ora staccato di tre punti. Inoltre, la Roma è anche uscita dalla Champions League, mentre la Juventus sogna i quarti di finale e un sorteggio benevolo.
Ma perché i giallorossi non vincono più?
In questi giorni ha parlato Daniele De Rossi, uno che la Roma ce l'ha nella testa e nel cuore. Ebbene, "capitan futuro" ha parlato di errori mentali. "Si è parlato troppo della partita di andata, ma ultimamente il divario si è allargato (oggi sono ne i punti di distacco, ndr) e quella partita singola non conta più così tanto". Lo stesso Rudi Garcia ha parlato di "un peccato di superbia", riferendosi ai sogni Scudetto. Insomma, tutti ridimensionati. Fari spenti, a metà stagione. Questa la ricetta per allontanare la pressione e tornare a macinare risultati, ma soprattutto gioco. Sì, perché la Roma ha smesso anche di strappare applausi. Macchinosa, a tratti stucchevole, inconcludente. Il ritorno di Gervinho basterà per provare a strappare tre punti alla Juventus, riportarsi a meno sei e giocarsi tutto nella volata finale, con la speranza che la Juventus abbassi la guardia? Solo il campo ce lo dirà. A partire da questa sera.