Top 10 dei soprannomi più strani nella storia del calcio
I giocatori sudamericani hanno spesso soprannomi che li accompagnano quando vengono in Europa, acquistati dai club dei vari campionati. Questo succede principalmente per i loro lunghi cognomi. I soprannomi "strani", però, non sempre sono lusinghieri. Spesso sono gli stessi media ad affibbiarli ai calciatori. Sicuramente, giornali e tv sanno essere molto creativi. Dopo tante top 10, come quella delle calciatrici più sexy, ecco quella relativa ai soprannomi più particolari dello sport più bello del mondo.
Cristian Rodriguez detto "Cipolla"
L'anno scorso lo abbiamo avvistato per un breve periodo anche a Parma. Lui è Cristian Rodriguez, soprannominato "Cipolla". Perché? Solo perché aveva la tendenza a dribblare tutti i suoi avversari, sfuggendo loro così tante volte da farli piangere.
Mathieu Valbuena detto "Triciclo"
Si tratta di un soprannome emotivo, ma poco lusinghiero. Dopo aver firmato per l'Olympique Lione, ha ricevuto in dote anche questo soprannome. Alcuni tifosi del Marsiglia si divertono a deriderlo, chiamandolo "Pedalino". Un soprannome che resta comunque nel campo del ciclismo...
Sebastian Giovinco detto "Formica atomica"
I giocatori rapidi sono sicuramente quelli a cui si cuciono i soprannomi più strani. I tifosi della Juventus hanno scelto questo soprannome per Sebastian Giovinco. Oggi gioca nella Mls, con la maglia del Toronto. E sta facendo grandissime cose, nonostante sia una piccola formica...
Lucas Digne detto "Ratatouille"
Essere paragonato a un topo non è molto bello. Ma se questo topo è pure un personaggio dei cartoni, è anche peggio. Gianni Bruno aveva detto di lui: "E' Ratatouille. Io non so se qualcuno gli ha mai fatto regalato il dvd a Natale. Ma c'è una somiglianza evidente, no?". Digne dovrà accontentarsi del suo talento, ora a disposizione di Rudi Garcia alla Roma.
Olivier Giroud detto "Nesquick"
Le madri hanno un sacco di immaginazione. Quella di Olivier lo trovò non appena suo figlio scelse l'alimento base della sua colazione. Nulla a che vedere con il calcio giocato, insomma.
Nicolas Anelka detto "Broncio"
Anelka si è fatto una buona reputazione nel Regno Unito, con quel soprannome che mette in risalto la sua tendenza a tenere sempre il broncio. Domenech gli diede un soprannome un po' più virile, ma non sarebbe carino scriverlo su queste pagine...
Javier Pastore detto "El Flaco"
Quello magro. Il soprannome dato a Javier Pastore avrebbe anche potuto essere peggiore. Per esempio, qualcosa sulle sue braccia sottilissime. Con un pallone tra i piedi, però, sa essere molto pesante. Provate a toglierglielo.
Franco Vazquez detto "El Mudo"
Franco Vazquez è un giocatore di talento. Fa parlare il campo, lui invece preferisce tenere la bocca chiusa. Ecco perché da qualche anno lo chiamano "El Mudo". Tanta cultura del lavoro, che gli ha permesso di conquistare la maglia della Nazionale giocando a Palermo.
Stephan El Shaarawy detto "Faraone"
Soprannome facile facile. Il cognome di Stephan El Shaarawy ha chiare origine egiziane. Ecco allora che il giocatore, nato a Savona, viene direttamente catapultato in maniera fantasiosa sulle rive del Nilo. Ora gioca con il Monaco.
Walter Samuel detto "The Wall"
Si è fatto conoscere con la maglia della Roma, poi ha mostrato la sua classe anche con Real Madrid e Inter. Oggi è un difensore del Basilea, ancora difficile da superare. Walter Samuel detto "Il Muro". The Wall.