Top 5 retrocessioni incomprensibili
Il Borussia Dortmund sta giocando per la salvezza in Bundesliga. Uno scenario inaspettato, per i vicecampioni d'Europa di due anni fa. Attenzione, però: non sono stati gli unici a rischiare di retrocedere dal 1990 ad oggi. E qualche big ha dovuto ricominciare dalla seconda divisione...
1. Germania: Kaiserslautern, 1995-1996
Campione nel 1991, il Kaiserslautern arrivò secondo nel 1994 e quarto nel 1995. In altre parole, il club era una delle roccaforti del calcio tedesco. Ma il vuoto creatosi dopo la partenza di due giocatori - Ciriaco Sforza e Stefan Kuntz - non venne colmato. Tanto più che il presidente del club, Norbert Thines, preferì spendere i soldi incassati da questi trasferimenti per rimodernizzare il suo stadio, il Betzenberg. In quella squadra giocavano elementi come i difensori Andreas Brehme e Miroslav Kadlec, o attaccanti come Pavel Kuka e Olaf Marschall.
Prima della pausa invernale, il club ha un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione. La situazione rimane precaria e, nel marzo 1996, l'allenatore Friedel Rausch è sostituito da Eckhard Krautzun. Ma la caduta è inesorabile. In occasione dell'ultima giornata, la squadra non riesce ad andare oltre al pareggio contro il Leverkusen (1-1). Per la prima volta, il Kaiserslautern retrocede. La settimana dopo vincerà la Coppa di Germania.
2. Inghilterra: Leeds United 2003-2004
Certo, la squadra aveva chiuso il campionato precedente al 15 ° posto. E il club, di fronte a gravi problemi economici, aveva dovuto vendere in un anno di Rio Ferdinand, Robbie Keane, Kewell, Woodgate, Bowyer e Dacourt. Ma la formazione di Peter Reid poteva ancora contare su calciatori come Viduka, Alan Smith, Radebe, Milner, Lennon, Pennant, Batty, o Kelly Harte.
La stagione è comunque infausta. Dopo 12 giornate il Leeds, ultimo, ha solo 8 punti. Peter Reid viene esonerato. Eddie Gray riesce a portare la squadra fuori dalla zona retrocessione. Un punto di vantaggio. Ma una terribile serie di sette sconfitte di fila, tra la fine di dicembre e l'inizio di febbraio, respinge in basso il Leeds. La matematica retrocessione arriva alla penultima giornata. Da allora, il Leeds non è più tornato in Premier League.
3. Spagna: Atletico Madrid 1999-2000
Dopo aver vinto campionato e coppa nel 1996, la squadra di Madrid ha perso il suo smalto nelle successive tre stagioni. Per l'annata 1999-2000 le ambizioni sono tante: Molina, Gamarra, Chamot, Capdevila, Hugo Leal, Bejbl, Valeron, Lardin, Solari, Kiko, Hasselbaink e José Mari, questa parte della rosa. Ma la stagione diventa subito un incubo: la squadra si ritrova 14^, con soli tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione alla fine del girone di andata.
La situazione peggiora ulteriormente quando Claudio Ranieri si dimette, sostituito da Radomir Antic. I Colchoneros continuano a cadere e alla 27^ giornata sono terzultimi. Nonostante il secondo miglior cannoniere della Liga (Hasselbaink con 24 gol), l'Atletico Madrid chiude il campionato al penultimo posto. Retrocedendo in seconda divisione per la prima volta nella sua storia. Dal 1930.
4. Francia: Lens 2007-2008
Dalla stagione 1991-1992, il Lens ha chiuso solo tre volte oltre il 9 ° posto. Ma l'annata 2007-2008 ha lasciato il segno. Dopo aver perso la qualificazione alla Champions League all'ultima giornata, Francis Gillot ha lasciato il suo posto a Guy Roux. Alla sua prima esperienza al di fuori di Auxerre. Con Aruna, Monterrubio, Carriera, Kalou, Mangane, Hilton, Sable, Akalé, Runje e Bisevac, il club è un outsider. Ma Guy Roux, che è stato condannato a un divieto di guida nel mese di giugno a causa della sua età, si dimette dopo quattro partite.
Jean-Pierre Papin prende le redini della squadra, al 18° posto. La squadra sale all'11° Alla 16^ giornata. Il club è molto attivo durante la finestra di trasferimento invernale (arrivi di L. Remy e Belhadj, partenze di Pieroni Akalé). La squadra, però, vince solo una volta in 15 partite e contro il Bordeaux (2-2) retrocede matematicamente. Perdendo anche la finale della coppa di Lega contro il Psg (1-2).
5. Italia: Fiorentina 1992-1993
Guidati da Gabriel Batistuta, Stefan Effenberg, Brian Laudrup e Francesco Baiano, la Fiorentina è ambiziosa. La formazione di Luigi Radice inizia la stagione molto bene, raggiungendo il 2° posto dopo tredici giornate. La svolta arriva all'inizio del 1993. Il 3 gennaio, dopo una sconfitta in casa contro l'Atalanta di Marcello Lippi (0-1), Cecchi Gori affida la squadra ad Aldo Agroppi.
Il nuovo tecnico non fa punti nelle sue prime otto partite e la Fiorentina si ritrova con una lunghezza di vantaggio sulla zona retrocessione dopo 22 giornate. La situazione non migliora, la Fiorentina chiude al 16° posto e retrocede. Alla fine, il bilancio dopo la partenza di Radice fu catastrofico: in 20 giornate, le formazione toscana riuscì a rimediare solamente tre vittorie e nove pareggi, a fronte di otto sconfitte. Dopo 54 anni consecutivi passati in Serie A, i viola retrocedono in Serie B.